Il calcio si conferma un pilastro fondamentale dell’economia italiana, nonostante le recenti delusioni della nazionale. Il ReportCalcio, elaborato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con Arel e PwC, offre un quadro dettagliato del settore, evidenziando sia i punti di forza che le criticità.

Il boom delle scommesse sportive

Tra il 2000 e il 2023, il settore delle scommesse sportive ha registrato una crescita esponenziale:

  • La raccolta è passata da 730 milioni a 21,1 miliardi di euro
  • Un incremento medio annuo del 15,8%
  • Le scommesse sul calcio sono cresciute di oltre 7 volte dal 2006, raggiungendo 14,8 miliardi di euro
  • Il gettito erariale del calcio ammonta a 371,4 milioni di euro

L’impatto economico del calcio

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sottolinea l’importanza del calcio per l’economia nazionale:

  • Fattorato diretto di oltre 6 miliardi di euro
  • Impatto indiretto e indotto sul PIL italiano di 11,3 miliardi
  • Quasi 130.000 posti di lavoro attivati
  • Contributo fiscale annuale di oltre 3,3 miliardi

Le sfide finanziarie

Nonostante questi numeri impressionanti, il settore affronta ancora sfide significative:

  • L’indebitamento complessivo del calcio professionistico è di 5,7 miliardi di euro nella stagione 2022-2023 (+1% rispetto all’anno precedente)
  • Il patrimonio netto aggregato è diminuito a 344 milioni di euro (-21,9% rispetto alla stagione 2021-2022 e -50% rispetto al 2020-2021)

In conclusione, il calcio italiano si presenta come un gigante economico che genera ricchezza e occupazione, ma che al contempo lotta per raggiungere un equilibrio finanziario sostenibile. La sfida per il futuro sarà quella di capitalizzare sul successo commerciale e sull’interesse del pubblico, traducendoli in una maggiore stabilità finanziaria per l’intero sistema calcistico.

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